DUOMO – Cattedrale di San Pietro

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Ai piedi del colle delle Capre, in quello spazio che dall’inizio della cristianità ad oggi continua ad essere il luogo privilegiato di preghiera della comunità feltrina, sorge la Cattedrale dedicata a San Pietro e al suo discepolo San Prosdocimo. Quest’area, infatti, divenne il baricentro religioso e, fino alla seconda metà del Duecento, anche politico della città, in quanto sede del potere spirituale e temporale del vescovo-conte.
Il corpo della chiesa fu riedificato, in forme semplici e nitide, dopo il 1510 in seguito ai danni inflitti dall’invasione delle truppe imperiali della Lega di Cambrai, trasformando le cappelle laterali crollate o pericolanti in due navate. Gli interventi di ricostruzione e di ampliamento interessarono anche la facciata: fu inserita nella parte centrale una raffinata decorazione a graffito, raffigurante San Prosdocimo in trono tra San Vittore e Santa Corona, purtroppo parzialmente mutilata per la riapertura del rosone nel 1894.
Costeggiando la chiesa, di particolare effetto è la monumentale abside gotica, di forma poligonale, che dall’interno rivela agli sguardi più attenti una lieve deviazione a sinistra, simbolo del capo reclinato di Cristo sulla croce.
Scendendo sotto il presbiterio si apre la cripta (XI sec.), recuperata nei primi decenni del Novecento: è la parte più antica dell’intero complesso e custode gelosa di significative testimonianze delle chiese precedenti.
Opere pregevoli della pittura feltrina del Cinquecento, come la Madonna della Misericordia e il San Giovanni Battista di Pietro de’ Marascalchi, e della scultura del Seicento, quali le statue lignee di San Pietro, del Redentore e di San Prosdocimo di Francesco Terilli, decorano gli altari delle navate; armadi lignei, arredi canonicali, ritratti vescovili e fastosi corredi liturgici ornano con gusto le sale della sacrestia.